Come vediamo il futuro dei condomini?
Inizia – con la puntata del 7 maggio – una serie di incontri sul tema del Condominio organizzati da Paolo Leccese di Casa Radio nella rubrica “Abitare Today”.
Nel primo episodio, si è parlato del futuro dei condomini italiani e sull’importanza di adottare approcci innovativi per soddisfare le nuove esigenze abitative anche per valorizzarne gli investimenti immobiliari.
Ascolta la puntata del 7 maggio di Casa Radio qui:
L’estratto dell’intervista
Progetti con spazi comuni condivisi sempre più presenti e contenuti abitativi sempre più rivolti a dare risposte ai bisogni delle persone residenti secondo una logica più orientata al cliente rispetto che al prodotto che è ancora la logica prevalente nei costruttori.
Ispirazione al mondo degli alberghi dove le stelle aiutano il mercato a misurare e valutare la qualità dei servizi e le risposte da dare alle esigenze degli ospiti/clienti.
Il Condominio è un po’ la cellula che è alla base del “corpo” rappresentato dalla città e come tale deve contribuire ad uno sviluppo sano dell’intero contesto di cui fa parte mettendo sempre di più al centro, esattamente come la rigenerazione urbana, la persona prima ancora dell’immobile.
Per questo motivo sono convinto che i contenuti presenti nei Condomini siano più importanti del contenitore che per molti versi è “vincolato” e di più difficile modificabilità rispetto invece ad altri elementi che possono essere inseriti con successo.
Al di là delle qualità energetiche che sono ormai da tempo acquisite come criteri di giudizio e di valutazione degli immobili, i caratteri distintivi di un Condominio stanno diventando sempre di più gli elementi di socialità (come gli spazi e le attività condivise) ed i servizi a domicilio come risposta alle molteplici esigenze che anche la pandemia ci ha costretto a sperimentare ma che sono di fatto diventati ormai parte integrante del nostro stesso stile di vita.
Quanto detto finora non è solo appannaggio delle nuove costruzioni, che sicuramente partono avvantaggiate, ma anche dei Condomini esistenti dove comunque i bisogni si manifestano allo stesso modo e possono comunque trovare risposte adeguate pur con maggiori vincoli che spazi diversamente realizzati comportano.
Siamo convinti che, partendo dai nuovi progetti, si possano da subito prevedere sinergie fra tutti gli attori coinvolti in cui il passaggio fra il costruttore e il residente proprietario avvenga in maniera decisamente più continuativa.
Questo può avvenire proprio grazie alla figura dell’Amministratore che nella visione della certificazione deve intervenire sin dalla fase di progettazione e realizzazione per garantire da un lato, le scelte progettuali e realizzative più corrette nella prospettiva della futura gestione, dall’altro acquisire quella familiarità con il prodotto che gli verrà affidato per garantirne la migliore conduzione e valorizzazione nel tempo.
Questo percorso, tolta la fase di progettazione e costruzione, può riguardare anche gli immobili esistenti se si parte dal possibile recupero dei loro difetti e si lavori quindi più di concerto con i proprietari residenti, superando la diffusa diffidenza che purtroppo caratterizza il rapporto tra amministratore ed amministrati, con il comune obiettivo di portare il Condominio ad un adeguato livello qualitativo e di vivibilità grazie ai servizi che aiuti a migliorare la qualità della vita dei residenti e valorizzi allo stesso tempo la loro proprietà immobiliare.
Un ruolo, quello dell’amministratore, decisamente più centrale, qualificante e propositivo rispetto a quello svolto e riconosciuto sinora di mero gestore del bene Condominiale.